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Unire l'utile al dilettevole. I "sex toys" servono solo a dare e ricevere piacere?

L’UTILIZZO DEI DISPOSITIVI SESSUALI “SEX TOYS”, COME DISPOSITIVI MEDICI NELLE DISFUNZIONI SESSUALI E NELLA RIABILITAZIONE DEL PAVIMENTO PELVICO.



Il piacere sessuale non riflette solo una componente innata della sessualità umana: la possibilità di avere rapporti sessuali soddisfacenti, sicuri e piacevoli è stata identificata come un diritto umano fondamentale secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (WHO) e secondo la Dichiarazione dei diritti sessuali World Association for Sexual Health (WAS). Ciò che definisce che cos’è il piacere sessuale e come può essere raggiunto è diverso e determinato individualmente, il che ha contribuito negli anni all’ideazione, la creazione e la produzione di un'ampia gamma di dispositivi che possono facilitare, intensificare e diversificare il piacere sessuale di individui e coppie. Esiste una varietà di termini per riferirsi a questo ampio insieme di prodotti, tra cui ausili sessuali, dispositivi per la riabilitazione sessuale o del pavimento pelvico, giocattoli sessuali (sex Toys), etc. La terminologia preferita dipende in gran parte dall'impostazione culturale e dal gruppo di utenti. In ambito medico, si usa spesso il termine "dispositivi per la riabilitazione”.

La definizione più comune si concentra specificamente sui prodotti che forniscono stimolazione fisica al clitoride, alla vagina, al retto o ad altre zone erogene, con vibrazioni, pulsazioni, pressioni o penetrazione. Sebbene l'uso e la promozione dei dispositivi sessuali nella nostra società abbia avuto origine da un contesto medico, sono diventati rapidamente un prodotto commerciale e demedicalizzato, che ha creato una barriera per le persone che considerano il “sesso” e ciò che ad esso concerne come un tabù.

Inoltre, alcuni operatori sanitari riferiscono di sentirsi a disagio e imbarazzati nel parlare di dispositivi sessuali, a causa dei tabù perduranti riguardo al loro utilizzo, alla loro commercializzazione o alla loro percepita irrilevanza. Di conseguenza, alcuni di questi operatori sanitari sono riluttanti a raccomandare dispositivi sessuali ai loro pazienti e preferiscono una soluzione medica che utilizzi opzioni farmacologiche o altre opzioni terapeutiche come la consulenza psicosessuale. Tuttavia, diversi dispositivi sessuali, tra cui gli stimolatori clitoridei, hanno ora ricevuto l'autorizzazione o l'approvazione della FDA, avallando il loro uso come sicuro in un contesto medico.



1. Trattamento dei disturbi sessuali


I vibratori, i dildo ed altri prodotti come i lubrificanti, possono aiutare a intensificare o prolungare qualsiasi fase del ciclo di risposta sessuale, il che li rende particolarmente utili come strumento terapeutico nel trattamento dei disturbi sessuali. Le pazienti che hanno problemi con il desiderio sessuale, l'eccitazione, l'orgasmo, o il dolore durante la penetrazione, possono trarre beneficio dall'uso di questi dispositivi sia durante il sesso da sole, che in coppia, al fine di aumentare l’eccitazione, aumentare o diminuire il tempo di latenza e la probabilità dell'orgasmo, in modo da poter praticare una penetrazione graduale, rilassata e indolore, aumentare il compiacimento sessuale attraverso fantasie sessuali che possono includere un'ampia gamma di pratiche sessuali. I vibratori, ad esempio, sono particolarmente versatili perché esistono in diverse forme e dimensioni; quindi, ogni donna può trovare un vibratore che si adatta alle proprie preferenze. I vibratori possono aiutare ad aumentare la reattività sessuale generale, utile in caso di scarso desiderio sessuale, anorgasmia e dolore genitale. Dispositivi specifici possono essere utilizzati per il trattamento di particolari disfunzioni sessuali come in caso di vulvodinia o mutilazioni genitali femminili (MGF). I giovani pazienti che soffrono di disfunzioni sessuali (psicogene e/o organiche) possono anche trarre vantaggio dall'uso di dispositivi sessuali per esplorare una migliore stimolazione sessuale, superare le barriere sessuali e apprendere modi nuovi e soddisfacenti di sperimentare la propria sessualità.


2. Trattamento dei disturbi sessuali secondari


I dispositivi sessuali possono rivelarsi utili in ambito medico per i pazienti con condizioni mediche che possono influenzare la risposta sessuale, alterare la capacità di sperimentare l'eccitazione e l'orgasmo o rendere il corpo meno sensibile alla stimolazione fisica.

Inoltre, i dispositivi sessuali possono essere preziosi per la riabilitazione sessuale in pazienti oncologici che possono avere acquisito disfunzioni sessuali a seguito di chemioterapia, radioterapia pelvica e interventi chirurgici che hanno causato danni neurologici con conseguente riduzione della sensibilità o difficoltà all’eccitazione. L'indisponibilità di risorse per la salute sessuale, la mancanza di una comunicazione aperta sul sesso e sul piacere sessuale e l'assenza di spazi per la consulenza e per la riabilitazione sessuale sono tra i bisogni insoddisfatti più comuni dei pazienti oncologici.

I dispositivi sessuali come i dilatatori vaginali, i dispositivi a vibrazione e gli stimolatori del clitoride possono avere un ruolo fondamentale nel facilitare e riscoprire le possibilità sessuali dei sopravvissuti al cancro, aumentarne la competenza sessuale, l'autostima e l’autogestione, normalizzando e destigmatizzando la salute sessuale durante e dopo il trattamento chemioterapico, radioterapico o chirurgico. I dilatatori vaginali, ad esempio, sono disponibili in kit di diametro crescente e possono essere utilizzati per allungare e rilassare i muscoli che circondano la vagina, il che facilita una connessione adattiva cervello-corpo per ridurre l'ansia e il dolore. Di conseguenza, possono essere utili nella prevenzione o nel trattamento della stenosi vaginale (costrizione o restringimento, anche nelle donne con mutilazione genitale), del vaginismo e della dispareunia (vulvodinia e ipertono del pavimento pelvico). Durante gli esercizi, le donne usano spesso lubrificanti, praticano la meditazione e fanno esercizi di respirazione per raggiungere un senso generale di rilassamento.


3. Pazienti con disabilità fisica


Le persone con disabilità fisica causata da lesioni congenite o traumatiche, o da malattie croniche e uso di farmaci, sono un'altra popolazione che può trarre vantaggio dall'aggiunta di dispositivi sessuali al proprio repertorio sessuale. Da un punto di vista sociale, le persone con disabilità fisica sono spesso erroneamente considerate asessuate o sessualmente inadeguate, negando così loro l'accesso e il diritto all'espressione sessuale 50-52. Questa visione non è corretta perché nelle persone con disabilità fisica, l’organo sessuale primario, il cervello, è ancora intatto, il che significa che provano ancora desiderio sessuale.

Sebbene la maggior parte dei dispositivi sessuali attualmente disponibili non sia adatta per l'uso in persone con limitazioni fisiche, sta crescendo l'interesse nello sviluppo di dispositivi sessuali che possono aiutare la masturbazione e il sesso di coppia, con l'obiettivo di aumentare l'autonomia delle persone con disabilità fisiche e ridurre il disagio psicologico associato alla loro condizione.

4. Sostenere la sessualità nelle donne


Diverse fasi durante la vita di una donna possono essere impegnative in termini di funzione sessuale, come ad esempio l’epoca dei primi rapporti, la gravidanza, il periodo post-partum e la menopausa: durante tutte queste fasi potrebbero essere utile l’utilizzo di dispositivi sessuali.

Difficoltà sessuali in donne altrimenti sane possono insorgere per una serie di motivi, come, ad esempio, cambiamenti ormonali in menopausa o stimolazione sessuale inadeguata (come i preliminari limitati) che portano a una minore eccitazione e desiderio, che spesso si traduce in dolore. I cambiamenti ormonali nel corso della vita, come durante la menopausa e durante la gravidanza e l'allattamento, possono influenzare direttamente il desiderio, l'eccitazione e la funzione orgasmica, oltre a contribuire all'atrofia vaginale. Inoltre, sia gli effetti ormonali che problemi specifici come la ridotta mobilità durante la gravidanza e il dolore indotto dall'episiotomia, dal taglio cesareo o da lacerazioni spontanee durante il parto, possono ostacolare l'attività sessuale penetrativa, limitare le posizioni sessuali, ridurre la sensibilità genitale e diminuire il desiderio e l'eccitazione. Inoltre, le donne sottoposte a riabilitazione del pavimento pelvico, quelle con dolore, e le donne con ipertonicità del pavimento pelvico o con prolasso genitale possono trarre beneficio dall'uso di dispositivi sessuali, come dilatatori o vibratori. (studi clinici hanno dimostrato che alcune donne preferiscono i vibratori ai dilatatori medici). Nel complesso, i dispositivi sessuali, in particolare se utilizzati per la stimolazione esterna, possono essere utili per consentire l'espressione sessuale e mantenere l'intimità con il partner. Sebbene il vibratore sia ancora il dispositivo sessuale femminile più utilizzato, negli ultimi anni i dispositivi a pulsazione d'aria sono diventati sempre più popolari tra le donne, perché generano lievi pulsazioni d'aria sul clitoride che producono una sensazione unica distinta dai vibratori o dalla stimolazione manuale e non richiedono contatto diretto o pulizia speciale. Gli stimolatori del clitoride invece, agiscono creando una pressione negativa che attira il flusso sanguigno nel clitoride e nei genitali esterni, provocando un aumento della lubrificazione vaginale e della risposta sessuale. Nel tempo, l'aumento della risposta dovrebbe essere sostenuto anche senza il dispositivo, il che significa che l'uso regolare di uno stimolatore clitorideo può portare a una migliore risposta sessuale che viene mantenuta anche se il dispositivo non viene utilizzato.

I pulsatori e gli stimolatori clitoridei, nonché i vibratori, possono quindi essere utilizzati per il trattamento del disturbo dell'eccitazione sessuale femminile e per trattare la disfunzione sessuale femminile, principalmente il basso desiderio e l'anorgasmia.


5. Il parere dell’American College of Obstetricians and Gynecologists.


Nel 2019 l’American College of Obstetricians and Gynecologists ha emanato una linea guida di riferimento sui dispositivi sessuali. In questa linea guida l’American College indica che i dispositivi sessuali possono essere utilizzati da pazienti con ridotta libido, anorgasmia, condizioni che inibiscono la penetrazione vaginale (dispareunia, vulvodinia, dolore pelvico cronico), disfunzione erettile del partner; dalle donne in gravidanza (prima e dopo il parto), da quelle con disturbi della funzione sessuale o del pavimento pelvico, dalle pazienti in menopausa, o con neoplasie sottoposte a trattamento, nonchè dalle donne con disabilità e/o malattie croniche, ma che possono anche essere utilizzati come dispositivi di potenziamento sessuale durante la masturbazione o attività sessuale in coppia per aumentare l'eccitazione, aumentare la probabilità di orgasmo, diminuire il tempo di latenza all'orgasmo o per migliorare la vita sessuale. I dispositivi sessuali comuni includono vibratori, dispositivi penetrativi, dispositivi anali specifici, e pulsatori ad onda d’urto o stimolatori per la zona clitoridea. Tutti hanno meccanismi d'azione simili in quanto forniscono stimolazione a clitoride, vagina, ano-retto o ad altre zone erogene, con vibrazione, pulsazione, suzione, pressione o penetrazione, per migliorare, accelerare o prolungare qualsiasi fase della risposta sessuale. Gli ausili per la dispareunia da collisione possono invece aiutare le pazienti che hanno difficoltà con la penetrazione profonda a causa del dolore o di limiti strutturali.

Anche se rari, i rischi più comuni dei dispositivi sessuali sono traumatici lesioni e infezioni. Una conoscenza più approfondita dei sex toys e del loro corretto uso può quindi aiutare il professionista a informare le pazienti riguardo alla sicurezza dei dispositivi, i modi corretti per la loro condivisione, la pulizia, la disinfezione e per la selezione dei migliori materiali, limitare le infezioni a trasmissione sessuale (IST), formulare raccomandazioni ai pazienti che potrebbero beneficiare di aiuti sessuali e consulenza in merito all'attività sessuale coitale. L’uso di metodi di barriera sui dispositivi ed una corretta disinfezione può aiutare a ridurre, ma non eliminare, il rischio di trasmissione di IST o di vaginosi e candidosi (i dispositivi costruiti con materiali non porosi sono i più sicuri e facili da pulire e disinfettare. I materiali porosi devono essere evitati per l’impossibilità ad essere disinfettati e per il rischio di rottura del materiale). È quindi fondamentale per la consulenza alla paziente comprendere il profilo di sicurezza dei vari prodotti.

Alcuni clinici possono sentirsi a disagio nel discutere dei dispositivi sessuali con le pazienti: tuttavia, i ginecologi sono i soggetti più indicati per discutere i dettagli intimi della vita sessuale della donna e possono fornire una completa assistenza sessuale. Negli Stati Uniti, oltre la metà di tutte le donne ha usato un vibratore, quasi un terzo ha usato un dildo e più di tre quarti delle donne che fanno sesso con le donne hanno usato un vibratore. Data la prevalenza dell'uso dei dispositivi sessuali, i professionisti dovrebbero prendere in considerazione di intraprendere la consulenza per l’uso dei sex toys durante un appuntamento ginecologico di routine, quando le pazienti esprimono problematiche specifiche come dispareunia, dolore pelvico, disfunzione sessuale, desiderio ipoattivo o altri problemi sessuali in genere.



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